Alla scoperta delle tante realtà e curiosità artistiche, culturali, ambientali, sociali e gastronomiche disseminate nello sconfinato e misterioso parco dell’ex ospedale psichiatrico del Paolo Pini tra Affori e la Comasina
- Il MAPP: un incredibile Museo d’Arte moderna open-air e laboratori per il recupero delle potenzialità espressive e artistiche;
- TEATRO LA CUCINA: da oltre vent’anni sperimenta e sviluppa nuove creazioni inclusive del teatro, della danza e della musica;
- JODOK: bar – ristorante – pizzeria per godersi una pausa pranzo o una cena immersi nel verde del parco del Paolo Pini.
- Circolo ARCI: Trattoria popolare e informale vecchia maniera, tra musica, balli e aperitivi
- Giardino degli Aromi: le serre, gli orti condivisi, la casa sull’albero, le galline che razzolano…
- Un Ostello che accoglie e ospita turisti da tutto il mondo, lavoratori, gruppi, compagnie teatrali e persone coinvolte in percorsi di salute mentale
Tutto questo è il Paolo Pini che ogni estate accoglie una delle più apprezzate e partecipate rassegne di teatro sociale e inclusivo di Milano.
Da Vicino Nessuno è Normale Stagione teatrale 2022
Dal 18 giugno al 15 luglio 2022 presso il teatro La Cucina nel parco dell’ex Ospedale Paolo Pini si svolge la 26esima edizione del festival teatrale di Olinda:
Da Vicino Nessuno è Normale, teatro di inclusione sociale
Dal 18 giugno al 15 luglio 2022 anche quest’anno si svolgerà nel parco dell’ex Ospedale Paolo Pini la 26esima edizione del festival teatrale Da vicino nessuno è normale: la rassegna estiva che sin dal 1996 è diventata un imperdibile appuntamento per gli amanti di teatro, musica, danza e cultura.
PARCO del PAOLO PINI: prati, boschi, orti e galline, un oasi naturale e misteriosa dove passeggiare, meditare e riposare in tutta tranquillità
Cosa si cela dietro il lungo muro che sembra invalicabile del quadrilatero tra Affori e Comasina? Venite a scoprire un mondo inaspettato tra natura incontaminata e le mille iniziative culturali e sociali…
Se non lo avete ancora fatto vi invitiamo a varcare uno degli ingressi liberi dell’ex ospedale psichiatrico Paolo Pini: potete accedere sia da Via Ippocrate, sia da Via Assietta e inoltrarvi senza timore a piedi o in bicicletta lungo i labirintici viali che tagliano in lungo e in largo il fitto e rigoglioso bosco, fresco e ombroso per le folte e svettanti alberature che si allineano maestose verso un infinito misterioso. Vi suggeriamo di venirci in qualsiasi stagione perchè è magico e speciale in ogni momento dell’anno, perfetto in primavera e nelle calde serate estive quando il buio fitto e umido di questa selva misteriosa si popola di migliaia di lucciole luminescenti, un vero spettacolo della natura che conferma un ambiente selvaggio, naturale e incontaminato!
Per farvi conoscere la miriade di attività, laboratori, iniziative artistiche, eventi, concerti, spettacoli teatrali che costituiscono il fitto calendario delle iniziative culturali organizzate dalla cooperativa sociale La Fabbrica di Olinda che si trovano racchiuse e disseminate in questo magico, sconfinato e spesso sconosciuto parco pubblico urbano milanese (visitabile liberamente di giorno e di sera) su questa pagina di MilanoAffori.it trovate una guida aggiornata e integrata con i collegamenti di approfondimento e di contatto.
Il parco del Paolo Pini è situato tra i quartieri di Affori, Bovisasca e Comasina, davvero facile e comodissimo da raggiungere sia con la metro gialla linea 3 sia con i treni delle Ferrovie nord, fermata AFFORI FN oppure con i bus ATM 35 – 40 – 41 – 52 – 70 – 89.
Varcare il muro di cinta del ex ospedale Paolo Pini è un’esperienza unica e inaspettata. Fatelo con la curiosità di voler esplorare e scoprire un mondo fermo e incantato, immergetevi nel fitto bosco alla ricerca delle strepitose opere d’arte dipinte sulle facciate, percorrete i lunghi viali ombrosi circondati da rigogliosi orti ben curati e ampi prati verdeggianti, ascoltate il cinguettio dei merli e salutate le galline libere e felici…
In estate il fitto buio della sera si popola di migliaia di lucciole
Qua e là si aprono e si alternano ampi prati incolti e spazi verdi ben curati e ben rasati circondati da rigogliosi orti comunitari dove appassionati ortisti dal pollice verde coltivano con grande cura e dedizione ortaggi di tutti i tipi, variopinte piante fiorite e profumate essenze aromatiche, ci sono poi le serre, lo stagno con le ninfee dove svolazzano libere buffe galline piumate; una splendida oasi con tavoli e panchine ideale per godersi il fresco e il riposo e persino una piattaforma di legno appollaiata e sospesa sull’albero…
Insomma un vero paradiso tutto da scoprire e tutto da osservare, gironzolate alla ricerca delle stupefacenti e maestose installazioni artistiche ed inconsuete opere pittoriche sulle facciate degli ex padiglioni ospedalieri, molti in stile liberty, costruiti all’inizio del ‘900.
Al Paolo Pini si pranza e si cena in giardino: ambienti informali tra eventi con musica, balli e dj-set
Se cercate un posto piacevole e tranquillo dove pranzare o godervi un drink all’aperto, al Paolo Pini potete farlo anche nel giardino del Circolo Arci Grossoni con la sua allegra balera e self-service popolare (solo a pranzo) oppure da JODOK, un ristorante-pizzeria-bar dove assaporare una cucina gustosa e genuina da gustare all’aperto sotto un pergolato di luci che ricorda tanto le taverne sulle isole dell’Egeo…
Buon cibo, accoglienza e inclusione, eventi e spettacoli per tutti i gusti sono gli ingredienti che animano questo luogo magico e tranquillo.
Aperto tutto l’anno a pranzo e a cena ha due ampie sale, ma la vera chicca è il suo piacevolissimo giardino, ideale nella bella stagione e nelle calde serate estive! Il BAR / RISTORANTE JODOK è un luogo perfetto per brindare all’aperto sia con gli amici sia con la famiglia sotto un pergolato illuminato la sera da mille lampadine che vi farà sentire catapultati in una locanda greca nel mezzo dell’Egeo… qui i bimbi possono giocare e scorazzare liberamente senza pericoli!!
Trattoria alla vecchia maniera, cibo buono al giusto prezzo, economico e popolare.
Aperitivi, concerti e dj set all’aperto in un’atmosfera familiare e informale.
Posto stupendo immerso nel verde, cibo buono e personale gentile!
Centinaia di opere pittoriche dipinte sui muri o esposte nei padiglioni del MAPP, una vera galleria d’arte con laboratori creativi per facilitare l’inclusione e l’espressione artistica
Sono oltre 140 le raffigurazioni dipinte qua e là sui muri dei padiglioni. Molte di queste opere pittoriche sono magari nascoste dalle fronde degli alberi oppure appena visibili perchè il tempo le ha consumate e scolorite, altre si intravedono dietro le staccionate e in fondo ai cortiletti. Una vera caccia al tesoro per grandi e piccini di incredibili e coloratissimi disegni e dipinti murali, curiosi e affascinanti. Un mondo magico e incantato, protetto e occultato alla frenesia della città ma aperto e accessibile a chiunque. Girovagando tra le diverse palazzine (costruite a cavallo degli anni ’20 e ’50 del ‘900) dovete spingervi a curiosare anche gli interni dei padiglioni che spesso custodiscono quadri e laboratori dedicati alle attività ricreative di Arteterapia delle Botteghe d’Arte con mostre permanenti di pittura, sia all’interno che sui muri esterni ove sono esposte decine di Opere pittoriche realizzate dai pazienti e guidati da rinomati Artisti di fama internazionale.
Il MAPP museo d’arte open-air
Sono oltre 140 le Opere pittoriche che costituiscono il MAPP, tutte da scovare e ammirare nel silenzio e nella solitudine di questo magico mondo incantato; realizzate a partire dal 1993 sui muri esterni dei padiglioni che costituivano il vecchio ospedale psichiatrico all’interno del parco del Paolo Pini.
Visite guidate al MAPP
Fatevi guidare dai Divulgatori d’Arte del MAPP e immergetevi nell’educazione alla diversità. Un progetto che propone alle scuole di ogni ordine e grado, ai gruppi, alle famiglie e ai singoli cittadini visite guidate per conoscere il mondo attraverso gli infiniti linguaggi dell’arte.
Botteghe d’arte del MAPP Paolo Pini
Sono concepite come uno spazio privo di connotazioni psichiatriche, creativo e facilitante l’accoglienza in un’atmosfera giocosa e priva di giudizio. Artisti, pittori, scultori, attori, musicisti, designers sono inseriti in un’équipe multi-professionale e conducono laboratori artistici con lo scopo di valorizzare le abilità e i talenti personali delle persone che li frequentano.
TEATRO SOCIALE – Rassegna estiva
Da Vicino Nessuno è Normale
Stagione Teatrale Estate 2022
Scopri le date degli spettacoli in cartellone questa estate: si parte il 12 Giugno con All You Need is Pop, la Festa di Radio Popolare e poi spettacoli teatrali, incontri e presentazioni, momenti musicali fino al 15 Luglio
Tra le varie attività presenti in questo vastissimo parco in cui lavorano molti degli ex pazienti, troviamo persino un attrezzatissimo e accogliente OSTELLO molto conosciuto dai turisti stranieri e un MUSEO d’ARTE CONTEMPORANEA le cui Opere si estendono fin sulle pareti dei padiglioni del ex manicomio. Insomma un luogo magico e tutto da scoprire passeggiando lungo i suoi viali ombrosi e solitari, avventurandosi fino in fondo per scoprire l’inaspettato e bucolico Giardino degli Aromi.
Un pò di storia del Paolo Pini di Affori: si chiamava Residenza Villa Fiorita e fu il primo “manicomio” di Milano
Quando fu realizzato nei primi decenni del ‘900, secondo le normative previste da una Legge del 1904, quell’alto e impenetrabile muro che ancora oggi circonda il grande parco del Paolo Pini era proprio quello di contenere, isolare e nascondere i malati mentali, quelli che si riteneva essere pericolosi per gli altri: erano gli alienati, che “qui dovevano rimanere chiusi in internamento manicomiale fino alla morte“.
Nei primi anni del Novecento, la Provincia di Milano acquistò un ampio appezzamento di terreno agricolo a nord di Affori, in posizione lontana e isolata dalla città di Milano. Vi costruì una casa di cura a gestione privata, Residenza Villa Fiorita, succursale manicomiale del sovraffollato Ospedale psichiatrico provinciale di Mombello a Limbiate.Una sorta di cittadella autonoma e indipendente fatta di edifici di servizio, magazzini, cucine, persino una chiesa oggi ancora utilizzata dalla numerosa comunità Eritrea, e palazzine per ospitare infermieri e pazienti, circondata e ben occultata da una impenetrabile muraglia.
La scelta ricadde su Affori anche per il fatto che proprio da qui transitava il “tranvaino bianco per Mobello” e la ferrovia delle Nord che collegavano il capoluogo lombardo con i comuni a nord della città. I lavori di costruzione vennero ultimati nel 1924 per accogliere fino a 300 malati, pazienti che potevano permettersi di pagare una retta senza dover ricorrere all’internamento manicomiale presso Mombello.
Nel 1939 la Provincia riprese in mano la gestione dell’istituto, che divenne un ospedale psichiatrico pubblico (la casa di cura privata Villa Fiorita si trasferì a Brugherio). Furono eseguiti importanti lavori di ampliamento e ristrutturazione e miglioramento dei laboratori. Nel 1945 il manicomio di Affori, fu intitolato allo psichiatra Paolo Pini, scomparso in quell’anno. A partire dal secondo dopoguerra il “Paolo Pini” divenne l’ospedale psichiatrico più importante di Milano attrezzato persino con una sala operatoria, nuovi reparti, una nuova sezione per adolescenti. Anche le metodologie di cura e assistenza migliorarono notevolmente secondo una visione più moderna orientata al rispetto del paziente: corsi di addestramento più lunghi per gli infermieri comprendevano persino lezioni di etica.
Testo, foto e impaginazione di Ermes Cordaro
L’ex ospedale psichiatrico rinato, il Paolo Pini museo d’arte splendente
Un bell’articolo di Matteo Lucchini su Brianzarte.com “Oggi lo svantaggio degli ex pazienti di questa “oasi rigenerativa” si può dire essere meno pesante da vivere, viste le opportunità di mettersi alla prova con l’arte, attraverso i workshop e le “Botteghe d’Arte”, percorsi di realizzazione condivisa di opere in cui i pazienti vengono seguiti da artisti anche affermati nell’esecuzione manuale“…
Tra gli alberi e le galline dell’ex manicomio
Safari metropolitani di Teresa Monestiroli
…nell’ex Pini si cammina piano e si respira l’odore della campagna, si vive a un ritmo diverso, si assaggiano i prodotti dell’orto, si chiacchiera con il vicino di tavolo, si passeggia senza fretta e soprattutto si riesce a passeggiare da soli. Un consiglio: perdetevi nel Giardino degli aromi, incontrerete sicuramente qualche ortista al lavoro e le galline che scorrazzano felici. Che allegria!
Il Giardino degli Aromi, piccolo paradiso al Paolo Pini di Affori
L’associazione si occupa di accompagnare il reinserimento sociale di persone svantaggiate, svolgendo con loro attività in spazi verdi attraverso percorsi di terapia orticolturale, esperienze di studio, osservazione e lavoro con la terra e le piante per ritrovare un equilibrio di pensiero e un ritmo biologico più sereno…
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