Tra il 2004 e il 2010 i Sirenei di Villa Litta, uno dei simboli più prestigiosi di Affori vissero anni di incuria, abbandono e degrado. Le proteste dei cittadini e le denunce dei giornali spinsero il Comune ad avviare un importante recupero nel 2012.

PER NON DIMENTICARE Attraverso ritagli e articoli dei quotidiani pubblicati tra il 2008 e il 2015, MilanoAffori.it ha voluto ripercorrere e ricostruire le travagliate vicissitudini di questo scenografico e monumentale capolavoro scultoreo di fine ‘700, uno dei simboli più iconici dell’antica Storia afforese: era il portale di accesso di un lungo viale che conduceva a Villa Litta Modignani; poi l’arrivo della ferrovia nel 1878 lo separò nettamente dal contesto paesaggistico della Villa isolandolo irrimediabilmente anche dal contesto afforese. Oggi questa separazione lo ha relegato ad essere un pò dimenticato e poco considerato persino dagli afforesi! Un vero gioiello scultoreo da valorizzare e preservare anche in vista del Centenario dell’annessione dell’ex Comune autonomo di Affori alla Grande Milano avvenuta nel 1923.
Proprio perchè situazioni di incuria e abbandono non si ripetano ancora, le immagini che vi proponiamo siano da monito affinchè i Cittadini e le Istituzioni preservino i beni che la Storia ci ha consegnato e possano essere ulteriormente valorizzati e amati dalla cittadinanza milanese!
UNA STORIA INFINITA – Già nel 2004 i residenti cominciarono a segnalare lo stato di degrado all’esterno della Villa, tra le ex stalle e, appunto, i Sirenei che versavano in condizioni pietose. Uno dei globi di pietra posti sopra le piramidi addirittura cadde, scatenando anche un problema di sicurezza, enfatizzato dalla vicinanza del giardino ad una scuola materna. Più volte il Consiglio di Zona 9 aveva chiesto a Palazzo Marino di occuparsene, ma la riqualificazione vera e propria, avviata nel 2008 si concluse solo nel 2012.
Luigi Ripamonti – Sarebbe bello potere ammirare i Sirenei come erano un tempo, magari con un recupero della memoria e del patrimonio storico della zona. Basterebbe poco: la messa in sicurezza, qualche faretto per illuminare e un cartello con delle note storiche. Dovremmo cominciare davvero a valorizzare quello che il passato ha lasciato a Milano, al senso estetico e, soprattutto, civico dei suoi cittadini di oggi.
Così la stampa raccontava l’incuria dei Sirenei…


Affori, a pezzi le sfingi: i «Sirenei» crollano ma nessuno interviene
Articolo di Alberto Giannoni – 30 Agosto 2008
Un monumento che è nel cuore dei milanesi (lo dice il Fondo per l’ambiente), ma non sembra fra i pensieri di chi li amministra.
I «Sirenei» sono un complesso scultoreo di ispirazione egiziana della seconda metà del Settecento: due obelischi, affiancati da due sfingi e due coppe che poggiano su un basamento. Si trova nei giardini fra via Comasina e via Litta Modignani, ad Affori. È l’antica porta d’ingresso di Villa Litta. Il cancello in ferro battuto un tempo sorretto dal complesso è stato trasferito nella Villa Clerici di Niguarda. Ora i Sirenei sono in condizioni di abbandono, da anni. Tre anni fa sono stati recintati per il pericolo. Di fronte alla villa ci sono le ex stalle, dove i crolli sono già all’ordine del giorno, come attesta un cartello.
Poco tempo fa uno dei globi di pietra posti sopra le piramidi è caduto. È ancora lì, fino a che qualcuno non decide che può essergli utile, magari in giardino. L’unico intervento recente è stato una potatura al verde. Da lì passano tutti i giorni molte persone, in quei giardini giocano dei bambini, e le condizioni di precarietà preoccupano chi vive nella zona. Oltretutto, nelle immediate vicinanze sono in corso i lavori per la metropolitana, e qualcuno teme che possano compromettere ulteriormente la stabilità del monumento.
Roberto Rocca, consigliere di Zona 9, di Forza Italia, sembra l’unico ancora interessato alle sorti dei Sirenei: «Sono anni che interpello i vari uffici comunali – dice – perché mi sembra davvero un pessimo segno lasciare in un tale degrado una tale testimonianza storica. Oltretutto siamo in un quartiere dove non c’è niente del genere. Mi pare doveroso intervenire, e credo che non sarebbe neanche troppo oneroso». «Inoltre – continua Rocca – se il Comune non ha le risorse per farlo potrebbe almeno mettere in sicurezza il monumento, e il giardino». Il Comune ha risposto alle interpellanze. L’ultima volta l’anno scorso: annunciava che il progetto di ristrutturazione era in programma per il 2008.

Reportage: Villa Litta e i Sirenei, dagli splendori del barocco al degrado
Il degrado di Villa Litta e dei Sirenei in un articolo di Alessandro Ferraioli pubblicato sul sito Milano Today del 31 Maggio 2010
… alla veneranda età di 323 anni Villa Litta e i “Sirenei” versano, purtroppo, da anni, in condizioni pietose. La Villa di proprietà del Comune di Milano dal 1927, è occupata al primo piano dalla Biblioteca Comunale, recentemente restaurata, mentre piano terra e sottotetto sono disabitati e abbandonati (fino a qualche tempo fa al piano terra c’era l’ufficio dell’anagrafe, ora spostato).
Le facciate, i davanzali e le finestre presentano gravi danni: l’intonaco cade a pezzi, le persiane sono rotte e il tutto è coperto da una distesa di graffiti. I “Sirenei”, che in linea d’aria distano circa 500 metri dalla Villa, sono totalmente dimenticati, coperti da piante e graffiti, a rischio di crollo (per la pendenza degli obelischi che si sta accentuando) e deterioramento. La situazione per entrambe le opere non è più tollerabile, poichè si rischiano danni che le comprometterebbero irrimediabilmente, dunque l’amministrazione comunale dovrebbe intervenire il più presto possibile. Vi faremo sapere come intende agire in futuro il Comune, sebbene il degrado sia noto da anni.

I SIRENEI DI VILLA LITTA MODIGNANI, DALL’OBLIO AL RECUPERO (2004-2012)
I Sirenei di Villa Litta Modignani erano il maestoso e trionfale accesso di ingresso al lungo viale alberato che conduceva frontalmente alla seicentesca dimora afforese: accoglievano coloro che arrivando da nord, dalla Brianza, dai laghi e dalla Svizzera scendevano verso Milano lungo la “strada postale Comasina”. I Sirenei erano abbracciati da un imponente ed elaborato cancello in ferro battuto. La cancellata, un tempo sorretta dal complesso, venne trasferita a Villa Clerici di Niguarda dove, ancora oggi, è possibile ammirarla.

La ferrovia e i nuovi quartieri all’origine della decadenza dei Sirenei
Sul finire del ‘800 la realizzazione del tracciato delle ferrovie Nord per Erba (1878) tagliò di netto il rettilineo del viale alberato separando così definitivamente la Villa dai Sirenei e cancellando per sempre lo scenografico ingresso prospettico.
La lottizzazione dei terreni circostanti e la tumultuosa crescita della città con i grandi complessi residenziali costruiti a ridosso del complesso scultero e il nuovo quartiere di Comasina ne stravolsero completamente il contesto facendo sì che questo incredibile monumento scultoreo venisse relegato all’oblio e quasi dimenticato, nascosto e estromesso dai simboli storici di Affori.
I Sirenei subirono decenni di incuria e vandalizzazioni fino all’atteso restauro: le pressanti proteste dei cittadini amplificate dalla stampa locale e del Consiglio di Zona 9 riuscirono finalmente ad attivare il recupero a cura del Comune di Milano nel 2012.

Nel 2012 il Comune di Milano avvia i cantieri per il restauro dei Sirenei
DOPO PARECCHI ANNI DI INTERVENTI A METÀ, ORA FINALMENTE SI LAVORA AL COMPLESSO DEI SIRENEI MENTRE LA CITTÀ CRESCE ATTORNO AI NASTRI ROSSI CHE CINGONO IL MONUMENTO
Dopo decenni di incuria, indifferenza e abbandono, continui rinvii e interruzioni dei cantieri, finalmente il Comune di Milano ha completato il restauro di questo importante e maestoso monumento afforese. Le proteste dei cittadini preoccupati per l’inarrestabile degrado e le pressioni del Consiglio di Zona nove.

Si è concluso il restauro conservativo del complesso monumentale dei ‘Sirenei’, nel quartiere Affori, in Zona 9.
Il portale, risalente a un periodo tra fine Settecento e il primo ventennio dell’Ottocento, fungeva da accesso al viale prospettico che collegava Villa Litta alla Postale Comasina (oggi via Astesani). La struttura monumentale era caduta in disuso già a partire da metà ’800 e definitivamente abbandonata dopo la realizzazione del tratto della Ferrovia Nord Milano che porta ad Asso.
La prima parte dell’intervento di restauro, ultimata a ottobre 2012, è stata oggi completata con la realizzazione di cornici in pietra intorno alle quattro opere del complesso. La pavimentazione in ciottoli di colore verde è stata posata elemento per elemento e sigillata con quarzi fini per proteggerla e per impedire la crescita di erbacce a ridosso delle strutture monumentali. Entro metà gennaio, infine, sarà inviato al Consiglio di Zona 9 il progetto della targa identificativa dell’opera, che permetterà a tutti i cittadini di conoscerne la storia e il restauro. L’area resterà recintata fino alla prossima primavera, per permettere al prato, appena riseminato, di crescere e di rafforzarsi.

Beatrice Uguccioni. Presidente del Consiglio di Zona 9:
La nostra zona torna oggi a beneficiare di un grande bene architettonico, posto proprio all’ingresso della città. Grazie al lavoro che il Consiglio di zona sta facendo con questa Amministrazione, ha avuto inizio un percorso virtuoso di riqualificazione e valorizzazione dei quartieri.
Pierfrancesco Maran, Assessore alla Mobilità, Ambiente, Arredo urbano e Verde:
Un’importante testimonianza della nostra città torna a disposizione dei cittadini. Il grande lavoro che sta facendo il settore Arredo urbano riportando in vita monumenti e fontane in tutta Milano, per restituire ad ogni zona i propri simboli.
Il restauro del complesso monumentale dei ‘Sirenei’ si inserisce in un più ampio piano di rinnovamento dei monumenti e delle fontane simbolo della città in diverse zone, dal centro alla periferia.
Dalla trasformazione, a fine maggio, della fontana di cristallo del parco Verga al consolidamento della statua equestre dedicata a Vittorio Emanuele II in piazza Duomo, terminato a luglio, fino alla ricollocazione e ricostruzione, a settembre, del cippo monumentale dedicato ai Caduti del quartiere Ponte Lambro. Sono in corso, inoltre, i lavori di restauro conservativo del monumento “Ago, Filo e Nodo” di Claes Oldenburg e Coosje Van Bruggen, in piazzale Cadorna, e del monumento a Sandro Pertini, in via Croce Rossa. A breve, infine, partirà la cantierizzazione della fontana storica di Pinocchio, in corso Indipendenza.
Tutti questi lavori vengono eseguiti attraverso l’appalto aperto di manutenzione per la conservazione delle fontane e dei monumenti, che comprende sia riqualificazioni e restauri sia una serie di interventi manutentivi: da agosto 2011 a oggi sono stati portati a termine oltre 500 lavori.
I Sirenei rappresentano l’antica porta d’ingresso di Villa Litta Modignani
Villa Litta Modignani dopo essere appartenuta a diversi proprietari, dai conti Trivulzio – che ne fecero un salotto di intellettuali frequentato da Manzoni e Hayez – ai Litta Modignani, è divenuta nel 1927 proprietà del Comune di Milano. Prima che sorgesse il quartiere Comasina, il suo imponente ed elaborato cancello in ferro battuto apriva su un lungo viale alberato che portava fino alla residenza nobiliare. La cancellata, un tempo sorretta dal complesso, è stata poi trasferita nella Villa Clerici di Niguarda e intorno alle sculture la città è cresciuta con la creazione della metropolitana e di tutta una serie di complessi residenziali che hanno completamente stravolto il contesto di una Milano che sognava l’esotismo dell’Oriente...

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